https://www.arpae.it/cms3/documenti/alimenti/normativa/Dlgs_155_97.pdf
Cos’è il Manuale HACCP?
HACCP è l’acronimo di Hazard Analysis Critical Control Point che significa Analisi dei Rischi e Controllo dei Punti Critici. Con tale termine, comunemente chiamato “Piano/Manuale HACCP”, si fa riferimento a quel documento contenente l’insieme di procedure che vengono utilizzate in ambito industriale per garantire la sicurezza, intesa come igienicità, dei prodotti alimentari.
In Europa, la prima normativa riguardante l’igiene degli alimenti fa riferimento alla Direttiva 43/93/CEE del 1993. In Italia, tale obbligo è entrato in vigore solo a partire dal D.Lgs 155 del 26/05/97 che ha attuato le precedenti Direttive europee 93/43/CEE e 96/3/CE.
Successivamente, il decreto del 1997 è stato abrogato ed è stato sostituito da:
- Il Regolamento CE 178/2002 che ha introdotto l’obbligo di controllo su tutta la filiera alimentare e ha attribuito maggiore responsabilità al produttore quale garante della salubrità del proprio prodotto;
- Il Regolamento CE 852/2004 che contiene le norme generali in materia di igiene dei prodotti alimentari rivolte agli OSA (operatori del settore alimentare), elencando i loro obblighi relativi alla tutela del consumatore;
- Regolamento CE 853/2004 che indica le norme di igiene relative agli alimenti di origine animale, anch’esse rivolte agli OSA.
Le nuove normative hanno definito maggiormente il concetto di “sicurezza degli alimenti”, specificando non solo i compiti ma anche le responsabilità nel mondo alimentare. In questo modo, ora, chi non provvede alla regolare stesura del manuale HACCP è soggetto sanzioni di varia natura.
Il Manuale HACCP è obbligatorio, quindi, per tutte le attività che incrociano il settore alimentare. In particolare, è obbligatorio per tre grandi categorie di attività suddivise in base ai tipi di mansioni che svolgono:
- Preparazione, Produzione e Confezionamento degli alimenti come, per esempio, macellerie, panifici, laboratori alimentari ecc.;
- Trasporto, Deposito, Stoccaggio e Distribuzione degli alimenti come, per esempio, distributori automatici, magazzini, trasporto alimenti ecc.;
- Commercio, Somministrazione e Vendita degli alimenti come, per esempio, bar, supermercati, banco frutta ecc.
Come si può notare, le categorie cambiano a seconda del grado di manipolazione degli alimenti (manipolazione diretta ed indiretta), ossia quanto viene maneggiato un alimento, e, per questo motivo, ogni azienda deve attuare il proprio piano di HACCP in base a tutti i punti critici e i possibili rischi riscontrati.
Il Piano di Autocontrollo deve essere redatto da consulenti esperti in sicurezza alimentare, dei veri e propri tecnici, i quali, dopo aver appreso dal titolare tutti gli aspetti e le necessità dell’azienda, creano un documento con indicate le corrette procedure da seguire per una adeguata gestione igienico-sanitaria.
Cosa deve contenere il manuale HACCP?
Il Manuale HACCP deve contenere:
- i dati dell’azienda, del responsabile del controllo e del gruppo che segue il documento;
- la descrizione dei prodotti manipolati e la loro destinazione d’uso;
- l’elenco dei rischi biologi, chimici, fisici associati ai vari prodotti in ogni fase produttiva;
- l’analisi igienico-sanitaria degli elementi strutturali dell’azienda (condutture, servizi igienici, impianti di illuminazione);
- le procedure generali d’igiene adottate;
- l’identificazione dei punti critici di controllo;
- la pianificazione dei controlli;
- la definizione delle azioni correttive da intraprendere;
Noi di Sistema Sicurezza consigliamo di affidarsi solamente a consulenti esperti nel settore che siano in grado di capire i bisogni dell’azienda per redigere Piani di Autocontrollo conformi alla normativa vigente per non incorrere in sanzioni indesiderate.
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