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La Conservazione Degli Alimenti

Gli alimenti - la loro conservazione

La Conservazione Degli Alimenti

CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI

La conservazione degli alimenti è uno dei processi fondamentali della trasformazione agroalimentare e che si prefigge come scopo primario di preservare nel tempo l’edibilità ed il valore nutritivo di un prodotto agroalimentare, prevenendone le alterazioni accidentali.

LA TEMPERATURA

TEMPERATURE DI CONTROLLO

  • Raffreddare il cibo tenendolo a 4°C o meno
  • Scaldare il cibo tenendolo a 60°C o più
  • Cottura arrosto: 75°C al cuore
  • Alimenti a base di maiale: 68°C al cuore
  • Tutti gli avanzi: 74°C
  • Pollame e prodotti ripieni: 74°C
  • Pesce e frutti di mare: 63°C (4 min.)
  • Hamburger: 68°C (finché non sia più rosa e i succhi siano chiari)

 

La temperatura di conservazione è fondamentale per impedire la moltiplicazione di germi eventualmente presenti sull’alimento. Infatti, se al di sotto dei 5°C la capacità di moltiplicazione dei germi è molto ridotta o impedita, al di sopra di questo valore la velocità di moltiplicazione aumenta in modo considerevole (soprattutto tra i 20°C e i 45°C). Da ciò deriva che un alimento, se lasciato a temperatura ambiente, può inquinarsi nel giro di poco tempo.

Uno dei metodi casalinghi che possiamo avere per conservare la temperatura dei cibi è proprio il frigorifero o il freezer in caso di congelamento. Ogni frigorifero è suddiviso in diverse zone di temperatura, quella ideale del frigo si aggira tra i +2 °C e i +5 °C. A queste temperature la maggior parte dei batteri si riproduce molto lentamente. La maggior parte dei frigoriferi di

spone di diverse fasce di temperatura. Alcuni tipi di alimenti vanno conservati in punti particolari del frigorifero come di seguito indicato dal disegno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 


IL TEMPO

Nelle condizioni più favorevoli i batteri raddoppiano ogni 20 minuti circa. Da un microbo, dopo 8 ore se ne ottengono 17 milioni e dopo sole 8 ore e 40 minuti arrivano a 60 milioni (circa la popolazione italiana).

  • Evitare tempi lunghi di manipolazione dei cibi nell’intervallo critico tra 10° e 60° ed il riutilizzo degli avanzi.
  • In casodi necessità raffreddare nel più breve tempo possibile e conservare in frigo alla temperatura idonea.

 

 

COME COMPORTARSI

  1. Mantieni la temperatura del tuo frigorifero intorno ai 4-5°C
  2. Non conservare gli alimenti oltre la data di scadenza: per i prodotti da conservare in frigorifero si parla di “scadenza”, è la data entro la quale un alimento può essere venduto e deve essere consumato. Sulla confezione devono essere inoltre riportate le condizioni di conservazione ed eventualmente la temperatura in funzione della quale è stato determinato il periodo di validità. Viene indicato con la dicitura “da consumarsi entro”: è importante verificare questa data al momento dell’acquisto e durante la conservazione domestica ed eliminare i prodotti scaduti dal frigorifero.
  3. Mantieni ogni alimento alla sua temperatura ideale. Carne e pesce devono sostare nella parte più fredda (solitamente il comparto più in basso).
  • Il pesce eviscerato e lavato, deve essere consumato entro 24 ore.
  • La carne ha tempi di conservazione diversi a seconda del tipo di taglio e composizione: deve essere consumata entro 24 ore se macinata, entro 48 ore se di pollo o tacchino, entro 3 giorni nel caso di affettati non confezionati e carne fresca in genere.

Nella zona a temperatura maggiore (di solito il cassetto nella parte bassa) si conservano le verdure e la frutta che possono essere danneggiate da temperature troppo basse; vanno consumate rapidamente per evitarne il deterioramento.

Non tutti gli alimenti sono adatti per poter sostare in frigorifero, anzi, potrebbero esserne danneggiati, come per esempio la frutta esotica, gli agrumi (il freddo può farli diventare amari), i pomodori, i fagiolini, i cetrioli e le zucchine; il pane diventa raffermo più velocemente con le basse temperature.

  1. Separa gli alimenti crudi da quelli cotti o pronti per essere consumati: questo ti permetterà di evitare che microrganismi, eventualmente presenti nei primi, vengano trasferiti ad alimenti che non subiranno più trattamenti termici prima del consumo.
  2. Utilizza contenitori puliti, in plastica alimentare, muniti di coperchio. E’ sempre buona norma conservare gli alimenti in contenitori puliti o nelle confezioni originali, perché queste riportano la scadenza e indicazioni utili per la conservazione. Prima di chiudere i contenitori è buona norma attendere il raffreddamento del contenuto per evitare che il vapore si condensi sul coperchio ricadendo sul cibo.
  3. Pulisci regolarmente l’interno del frigorifero: puoi utilizzare prodotti specifici o semplicemente acqua e bicarbonato e/o aceto.
  4. Non fare troppe scorte: evita di sovraccaricare il frigorifero con troppi alimenti. L’aria fredda al suo interno deve poter circolare liberamente intorno ai cibi. Se non c’è sufficiente spazio tra i prodotti, l’aria non riuscirà a circolare e la corretta distribuzione della temperatura verrà ostacolata. Pratica sempre la FIFO (First In, First Out) “chi prima entra, prima esce”.

IL CONGELAMENTO

Il congelamento è una tecnica di conservazione dei cibi che può essere applicata anche in ambito casalingo. La finalità è quella di conservare gli alimenti alterandoli il meno possibile, abbassando la temperatura del prodotto, fino a che l’acqua presente all’interno non si solidifichi.

Il congelamento però, rallenta ma non blocca le azioni di degradazione del cibo; quando si attua la procedura di congelamento il prodotto alimentare raggiunge una temperatura compresa tra i -18 ed i -25°C.

PROCEDURA DI CONGELAMENTO

Carne: privarla della parte grassa e congelare solo se è già frollata. Ove possibile, è consigliabile congelare pezzatura di piccola dimensione per facilitarne successivamente lo scongelamento.
Prodotti ittici: è consigliabile farlo quando il pesce è freschissimo i quanto si deteriora rapidamente. I molluschi devono essere congelati solo dopo esser stati sgusciati.
Frutta e verdura: prima di congelare tali prodotti devono essere puliti accuratamente e privati della terra.
Panificati: pane, pasta frolla, pizza, pasta sfoglia si prestano benissimo al congelamento
Cibi cotti: i cibi pronti possono essere congelati; è consigliabile congelare in porzioni piccole per facilitarne il processo di scongelamento.
Tutti i prodotti devono essere riposti in contenitori appositi con opportuno coperchio o in sacchetti monouso o in involucri protettivi al fine di proteggere gli alimenti dalle modificazioni sensoriali. Ricordati di riportare sul sacchetto o sul coperchio del contenitore la denominazione dell’alimento (RAGU’ DI CARNE) e la data di preparazione, questo ti permetterà di consumare sempre l’alimento più vecchio.

SCONGELAMENTO

Lo scongelamento avviene in modo rapido in forno a microonde oppure in modo lento in frigorifero.

E’ ASSOLUTAMENTE SCONSIGLIATO LO SCONGELAMENTO A TEMPERATURA AMBIENTE

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Elisa Caniato

Alcuni sogni realizzati, tanti ancora da realizzare con passione e tenacia. Laureata in Scienze e tecnologie alimentari, precisa maniacale e pianificatrice di natura. Ama leggere, relazionarsi con le persone, conoscere le novità più strampalate dell’alimentazione; adora i bambini e si appassiona delle loro esigenze…soprattutto quelle alimentari. Abbi cura del cibo come fosse l’essenza della tua anima!